Traduzione di
Tatiana Baldi,
Primetta Baldi


Publié par
New Atlanteans (Canada) 2009
ISBN: 978-1-8975-1014-8

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New Atlanteans (Canada) 2009
ISBN: 978-1-897510-53-7

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Conversazione con Pitagora

Raccontaci, per favore, di Te: come Tu hai ricevuto Iniziazione e come dopo hai insegnato agli altri!

L’armonia fra lo sviluppo dell’amore, della saggezza e della forza Io la chiamerei la Regola d’Oro nell’arte dell’allevamento delle anime.

In quest’ultima incarnazione, Io ero già l’Anima con Cognizione Divina che avevo elaborato nelle tante vite precedenti.

Lo scopo dell’ultima incarnazione era l’affermazione della verità che parlava di Dio, per le tante successive generazioni umane sulla Terra.

Si potrebbe dire che Io sono stato l’ultimo di quelli che hanno ricevuto l’iniziazione nell’Egitto, secondo la tradizione che ha avuto inizio dal Tot — Atlant, ma dopo ci sono stati dei cambiamenti durante i secoli.

Mi davano le lezioni i sacerdoti i quali avevano una gran forza personale e conoscevano tanti misteri della magia. Ma in essi l’aumento della propria volontà e della forza personale è stato preponderante e ha occupato il posto della Luce Divina e della purezza dell’anima. L’aspirazione alla potenza personale e al desiderio di comandare sugli altri e il desiderio di essere prescelti hanno fatto oscurare l’amore dentro di loro. La loro volontà essi l’hanno considerata come la volontà del Dio, senza avere dubbi… La loro forza la immaginavano come la manifestazione suprema delle capacità umane… L’amore è stato perso, sono rimaste soltanto la prepotenza e la forza… Tante conoscenze degli abitanti di Atlantide, relative al pianeta Terra e agli altri corpi cosmici, sono state conservate grazie a loro… Loro avevano la capacità di influire sulle anime e sui corpi... Ma senza l’Amore Divino la forza è morta… L’anima, che ha avuto la trasformazione, grazie all’Amore, è capace di diventare saggia! Soltanto il cuore spirituale è capace di arrivare fino in fondo al Cammino di Cognizione del Creatore, senza inciampare, per dopo unirsi alla Sostanza Divina, che dirige tutta la Creazione del Mondo.

… Io sono grato a loro. Tutto quel che ho potuto, Io ho regalato dopo, quando loro s’incarnavano di nuovo…

… Per tanti anni essi Mi hanno insegnato, ma Io non ho perso né la purezza delle Mie aspirazioni, né l’Amore per il Creatore. La scienza della vita l’ho studiata per mezzo della mia consapevolezza, grazie al distaccamento dal corpo materiale. Ho imparato i metodi per crescere e ingrandirsi nelle dimensioni (eoni) diverse.

Ho conosciuto i riti del sacramento che esistevano in quei tempi. In uno di quei riti la morte si provava come nella realtà. Nel corso di questa esperienza la Mia Anima doveva sopportare tutta la scala della misurazione della diversità dell’Universo, partendo dall’inferno fino alla Luce per, alla fine, scegliere la Luce.

Ma il Contatto con la Luce i sacerdoti non potevano sentirlo.

Perciò l’ultimo passo Io l’ho fatto con l’aiuto delle Anime Divine, che Mi aspettavano nella Luce. Mi hanno fatto conoscere le Legge della vita delle anime e la Sostanza Divina ed Eterna. Mentre Io ero in Unione con il Supremo il mio corpo rimaneva disteso nella tomba di pietra, che è stata fatta per il rito d’iniziazione.

Mi hanno dato la possibilità di scegliere: entrare nella Luce e non tornare mai più nel corpo o il ritorno. Tornare significava diventare il Conduttore, Ricostruttore delle conoscenze, di tutto ciò che avevo imparato nella Grande Purezza del Primo Fattore. Io ho preferito il secondo, e la Mia scelta è stata decisa da Me come lo scopo della Mia vita.

Ho deciso di creare un sistema d’Iniziazioni diverso da quel “cerchio” mistico, che Io ho dovuto attraversare.

… Non Mi è stata data subito la possibilità di aprire la Scuola… Sono passati tanti anni. Sono stato prigioniero insieme con altri sacerdoti, quando l’invasione persiana, come un’ondata di mare in tempesta ha fatto affogare Egitto e altri paesi.

Negli anni di prigione la Mia Unione con la Luce Iniziale diventava sempre più forte, nonostante che il corpo si trovasse nelle condizioni difficili imposte dalla vita.

In quegli anni ho conosciuto anche i nuovi riti di altre religioni e altre scienze… Nei miei pensieri ho creato il progetto della Scuola, quale ho potuto realizzare più tardi a Crotone.

* * *

La giustizia Divina non è come quella che la gente, in gran parte, s’immagina. Nella vita delle persone arrivano le cose, che devono arrivare cioè tutto quello che loro hanno attirato con i loro pensieri e le azioni nel corso del proprio vissuto.

Il Dio è Creatore di queste Leggi! Non può succedere nessuna disgrazia, se non è stata meritata! Non può essere dato da sostenere un peso più grande della forza! Non può arrivare felicità non meritata, non indispensabile; soltanto l’orgoglio, il senso di pena verso se stessi, l’attaccamento per le cose e le persone, nonché l’invidia e la gelosia, fanno immaginare la felicità degli altri come non meritata!

La Giustizia del Dio è grande: ognuno raccoglie i frutti, che ha seminato e allevato. Se la frutta è amara, ognuno di noi ha la possibilità di allevare qualche cosa di diverso, per avere il risultato migliore e più dolce!

* * *

— Racconta: che cosa serve per non perdere il sentimento di felicità?

Il Sole della Felicità sorge nel cielo interno!

Il Cammino si realizza grazie agli sforzi! Gli ostacoli soltanto aumentano le tue forze e fanno accrescere la saggezza nel superare le barriere!

L’Amore, che illumina da dentro, non si trasforma per colpa degli ostacoli del mondo delle conseguenze!

Purificandosi noi ci avviciniamo a Lui — al Creatore, alla Fonte del tutto. Bisogna diventare la Purezza Primordiale per manifestare Lui!

Diventa Dio colui, che ha percepito La Volontà Superiore e nello stesso momento è riuscito a trattenere acceso il Fuoco Divino che é divampato in lui!

Tutto quello, che tu vedi è stato creato dal Suo Amore e ogni atomo manifestato dal Suo Amore e dalla Sua Forza.

Chi ha ricevuto l’iniziazione, deve illuminare con il Fuoco, Che è stato ricevuto, e con se stesso riaccendere la luce nuova — la luce delle conoscenze e dell’amore verso l’Unica Volontà Creatrice — verso il Creatore del tutto!

* * *

— È necessario imparare la purezza della mente!

Ascoltando senza obiettare con i pensieri all’interlocutore!

Rispetta i pensieri degli altri con il silenzio dell’attenzione e con la profondità della percezione!

In questo si manifesta l’amore dell’uomo verso l’uomo nel momento della conversazione fra loro. In questo si manifesta l’amore dell’uomo per Dio nella conversazione con Lui.

Soltanto quando la tua mente si trova nel silenzio e ascolta, il cuore è colmo dell’amore, allora Dio parla con te.

Noi abbiamo chiesto:

— Ci racconti per favore, se nella Tua Scuola si usavano le tecniche simili ad asana di hatha-ioga per riordinare l’energetica dei corpi?

— Io personalmente conoscevo tali metodi, essi si usavano anche in Egitto. Ma Io non ne facevo uso nella Scuola creata da Me. Facevo così perché questo attira l’attenzione dell’allievo più verso il corpo che verso l’anima.

Le tappe iniziali da noi erano di “preparazione” e di “purificazione”, quando l’anima si riempiva delle conoscenze su moralità e purezza, sull’armonia dell’Intero e sul senso dell’esistenza dell’anima nel corpo, sul fatto che l’uomo è anima, il corpo è soltanto il suo involucro e la sua dimora temporanea. L’insegnamento dell’anima alla bontà, all’amore, alla calma, alla moralità era la tappa preparativa per quello che voi chiamate raja-ioga. Anche il modo armonioso della vita era favorevole a questo: la vastità della riva del mare, il clima piacevole per la vita, temperato nel freddo e nel caldo, la giusta e pura alimentazione. I Miei allievi praticavano anche fluenti esercizi di ginnastica per il corpo e bagno nel mare.

La tappa del lavoro pianificato con le energie del corpo si cominciava soltanto quando l’anima-amore superava la grandezza del corpo. La vita sulla riva del mare e l’armonia d’intorno favorivano questo.

Tutte le volte, su ogni tappa l’anima faceva il primo passo nell’assimilazione del nuovo scalino e invece il corpo si sottometteva e gradualmente assorbiva il nuovo stato d’anima. In questo modo il corpo si trasformava e si purificava. Qualunque tipo di problema del corpo se ne andava nel momento in cui si cancellavano sul piano causale il problema o il vizio dell’anima.

L’anima-amore, che supera di molto la grandezza del corpo, sintonizza esso come strumento, il quale per suonare in armonia con l’universo ha i sette chakra come cavità e meridiani, come le corde. Questo strumento permette all’anima umana di creare la Grande Musica della Vita e dell’Armonia.

Su questa tappa tanta attenzione prestavamo alla musica e alla danza che erano capaci di fare effetto e di trasmettere agli altri adepti i superiori stati d’anima.

Le meditazioni nella nostra Scuola di solito si compivano facendo una tranquilla camminata.

La fase di buddhi-ioga s’iniziava quando la vita dell’anima, nella qualità del “Proprio Mahadublo”, parlando con le vostre espressioni, diventava naturale.

Mentre ero incarnato avevo pochi allievi che sarebbero stati pronti a questo tipo di lavoro. Però, dopo, loro continuavano il lavoro della Scuola. Loro sostenevano lo spirito della fraternità Pitagorica nelle filiali create in tutto il Mediterraneo per più di 500 anni. Loro sono tutti pronti ad aiutarvi anche adesso nella diffusione e nell’introduzione delle vostre, cioè delle Nostre cognizioni comuni.

Prima tu Mi hai chiesto della materializzazione e della dematerializzazione. Io non ho risposto allora alla tua domanda. Ma ora sono pronto a rispondere.

Io non ho cercato di acquisire la dematerializzazione del corpo, non lo avevo come scopo. L’immortalità dell’anima nell’Unione con la Superiore Consapevolezza Divina, questo era lo scopo che avevamo Io e i Miei allievi. Se l’anima riesce a realizzarlo in tempo e così vive servendo il Creatore e la gente, allora il corpo materiale diventa Divino perché l’Anima Divina trasforma il piano materiale con Sé-Luce.

Dopo l’incendio nella scuola, per sostenere i Miei allievi che erano riusciti a salvarsi, ma erano privi di spirito dopo la notizia della Mia morte, Io senza fatica materializzavo il Mio corpo fisico e così apparivo davanti a loro. Perciò erano comparse leggende che Pitagora si era salvato. La materializzazione del Mio corpo era necessaria per sostenere quelli, che dovevano continuare il Compito di Dio, non fare spegnere la Luce Vera e portare le conoscenze superiori a quelli che continuano il proprio sviluppo nel corpo sulla Terra.

 

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